ANNA

WORKSHOP APPROFONDITO DI LIUTERIA (14/02/2018)

Ricevuta come regalo da parte di mia moglie Anna, é stata una splendida esperienza.
Marco é riuscito a trasmettere tutto il fascino e anche le difficoltà del suo lavoro. Una persona che sprizza passione, e che merita di essere conosciuta... proprio una bella persona.
Esperienza consigliatissima, non solo da chi ha la passione per la musica ed in particolare per le chitarre...
Tornerò sicuramente a trovare Marco.
Davide

ARIANNA

LIUTERIA A DOVERA (21/11/2016)

Esperienza da dieci e lode. Abbiamo conosciuto Marco domenica ed è stato disponibilissimo con noi. Ricco di spiegazioni e voglioso di farci parte del suo mondo per le ore che avremmo passato nella sua bottega. Vedere il lavoro di un artigiano, avere la possibilità di parlarci e farsi raccontare, chiedere qualsiasi cosa venga in mente è stato davvero molto interessante. Consigliamo la visita alla liuteria di Marco a chiunque abbia un minimo interesse in questo strumento e nella musica ma anche a chiunque voglia vedere come nascono gli oggetti dalle mani di chi li ama. Italian stories è davvero una iniziativa importante che va sostenuta e scoperta e la liuteria di Marco un posto magico da visitare.

G. B. ENRICO

LIUTERIA A DOVERA (11/11/2015)

Visita alla liuteria di Marco, a Dovera, del 3 novembre 2015.
Dovera, provincia di Cremona, una cittadina di tradizioni agricole. Non ti aspetteresti che in un paese di campagna potesse nascere una attività artigianale di alto livello quale la Liuteria di Marco La Manna.
Ebbene, Marco ha preso in affitto un mulino ormai chiuso, destinato inizialmente a macinare il granturco, e ha utilizzato il piano superiore quale laboratorio. Sul lato esterno c’è il canale con una ruota ad acqua ormai ferma. Al piano inferiore i vecchi proprietari in trenta anni hanno raccolto un mucchio di attrezzi per l’agricoltura, e ne hanno fatto un piccolo museo, molto ricco, e referenziato nel sito del Comune.
Sali al piano superiore utilizzando una scala di ferro tipica di un ambiente di produzione, e arrivi alla liuteria. Quello che sorprende è l’ordine, i tanti attrezzi e banchi, l’atmosfera di partecipazione profonda al lavoro, la solitudine, ma anche la concentrazione con cui il lavoro viene svolto. Marco è solo, giovane di 28 anni, con una incredibile passione per la costruzione di chitarre jazz, Manouche, e acustiche: ci tiene subito a dire che in Italia sono solo in quattro a fare quel mestiere. La grande sala con le travi a vista sul tetto è riscaldata da una stufa a pallet. A muro progetti di chitarre, raffinatissimi, dettagliatissimi. Non solo nella parte dei legni ma anche nei meccanismi per regolare le corde. Alle pareti altri tipi di strumenti a corda, mandolini, balalaiche, strumenti della famiglia a corda pizzicata che qualcuno gli invia per riparazioni.
Si rimane stupefatti per il coraggio di questo giovane assolutamente da premiare. Ha studiato al liceo artistico, ha studiato qualche anno al conservatorio, ha seguito i corsi della scuola di liuteria di Milano e un periodo di apprendistato; ma è la sua forza espressiva che colpisce, la passione travolgente per questa manualità che, dice, deve puntare alla perfezione. Finite le scuole non ha pensato a fare noiose università per diventare impiegato da qualche parte, ma ha affrontato con impegno la strada dell’alto artigianato.
Le tavolette di abete o acero o palissandro, acquistate come materia prima, nelle sue mani parlano: ognuna ha un suo colore, delle venature particolari, ognuna ha un suono - e te lo fa sentire - ognuna ha perfino un odore diverso. Non dice quante ore di lavoro ci vogliono per ridurre lo spessore del grezzo, perché certamente non le conta. Parla della perfezione con cui deve essere costruito il manico, ad uno o più componenti a seconda del progetto, e della precisione con cui si deve innestare nella cassa, con un clic, della verniciatura e lucidatura che richiedono molta cura. Parla della quantità di aria che deve uscire dalla “buca” della chitarra affinché la vibrazione della corda venga esaltata con la risonanza della cassa: la forma ovale standard può cambiare in funzione degli effetti richiesti dai clienti.
Tutti clienti specializzati nella musica jazz su chitarre acustiche, di cui Marco improvvisa alcune note per far capire di che si tratta. Certo puoi anche suonare e cantare gli stornelli romani, ma queste chitarre nascono per gli appassionati. Roba da tremila euro in su, prevalentemente per musicisti e appassionati italiani, ma si inizia a prendere ordini in America e in Giappone.
Auguri, Marco.

G.B. Enrico Pons
Presidente Lions Club Sesto San Giovanni Host

MARCO | Liutaio

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WISH LIST

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LA STORIA

Mi chiamo Marco, Vivo e lavoro a Dovera (Cr), nella campagna cremasca, Il mio laboratorio è collocato all'interno di un vecchio molino ad acqua, dove è presente anche un museo della civiltà contadina. Un luogo suggestivo che merita di essere visitato. Fin da piccolo ho sempre avuto la passione per la chitarra e amavo suonarla, ma quello che veramente scuoteva il mio interesse era scoprire come facesse lo strumento a suonare, come si generasse il suono che ne fuoriusciva, quali fossero le tecniche, i materiali e le regole che rendessero possibile questa magia. Così nel 2006 mi sono iscritto alla Scuola di Liuteria di Milano, per i 4 anni di studi previsti, un periodo molto lungo e importante per me, ricordo ancora il profumo del legno che lo stabile emanava.L'impegno e il sacrificio di quegli anni è stato grande, soprattutto per crearmi il primo laboratorio all’interno del garage della mia casa dove poter fare esercizio il fine settimana. Ora mi godo con soddisfazione il nuovo laboratorio all’interno del Molino, ristrutturato e curato con passione dove dar vita alle mie chitarre. La vera sfida è partita da lì. Sono un grande appassionato di musica Jazz, in particolare del Manouche o GypsyJazz e ovviamente delle chitarre per suonare quel tipo di musica. L'attività principale della mia bottega è dedicata alla costruzione e manutenzione di chitarre Manouche e acustiche e di tutti gli strumenti della famiglia a corda pizzicata. Particolare attenzione la dedico all' aspetto filologico legato alla ricerca e restauro.
La costruzione di una mia chitarra da jazz richiede quasi 200ore di lavoro, è solitamente divisa in quattro parti molto importanti:
La I parte del lavoro, dopo la progettazione, consiste nella scelta del legno adatto allo strumento che si intende costruire. Ogni legno ha una sua caratteristica, la difficoltà maggiore è quella di imparare a domare un materiale apparentemente morto e ridargli una nuova vita, ma soprattutto quella di riuscire a cogliere le caratteristiche fondamentali e riuscire a trovare l'armonia perfetta tra materie diverse.
La seconda parte è il lavoro di costruzione delle singole parti, dove si assembla e rifinisce ogni singola parte dello strumento.
La terza parte è quella della verniciatura; un passaggio molto importante, spesso il segreto del liutaio perché dipende dagli strati della vernice applicati o direttamente nella preparazione del legno.
La quarta ed ultima parte è il montaggio dello strumento, si prepara lo strumento ad essere incordato per la prima volta: si montano le meccaniche, si prepara il capotasto, si lavora il ponticello e si monta la cordiera ed infine le corde! Ultimi ritocchi o modifiche per migliorare la suonabilità. Il mio lavoro di liutaio gioca un ruolo fondamentale nella vita artistica di un musicista.

MARCO | Liutaio


LA STORIA
Mi chiamo Marco, Vivo e lavoro a Dovera (Cr), nella campagna cremasca, Il mio laboratorio è collocato all'interno di un vecchio molino ad acqua, dove è presente anche un museo della civiltà contadina. Un luogo suggestivo che merita di essere visitato. Fin da piccolo ho sempre avuto la passione per la chitarra e amavo suonarla, ma quello che veramente scuoteva il mio interesse era scoprire come facesse lo strumento a suonare, come si generasse il suono che ne fuoriusciva, quali fossero le tecniche, i materiali e le regole che rendessero possibile questa magia. Così nel 2006 mi sono iscritto alla Scuola di Liuteria di Milano, per i 4 anni di studi previsti, un periodo molto lungo e importante per me, ricordo ancora il profumo del legno che lo stabile emanava.L'impegno e il sacrificio di quegli anni è stato grande, soprattutto per crearmi il primo laboratorio all’interno del garage della mia casa dove poter fare esercizio il fine settimana. Ora mi godo con soddisfazione il nuovo laboratorio all’interno del Molino, ristrutturato e curato con passione dove dar vita alle mie chitarre. La vera sfida è partita da lì. Sono un grande appassionato di musica Jazz, in particolare del Manouche o GypsyJazz e ovviamente delle chitarre per suonare quel tipo di musica. L'attività principale della mia bottega è dedicata alla costruzione e manutenzione di chitarre Manouche e acustiche e di tutti gli strumenti della famiglia a corda pizzicata. Particolare attenzione la dedico all' aspetto filologico legato alla ricerca e restauro. La costruzione di una mia chitarra da jazz richiede quasi 200ore di lavoro, è solitamente divisa in quattro parti molto importanti: La I parte del lavoro, dopo la progettazione, consiste nella scelta del legno adatto allo strumento che si intende costruire. Ogni legno ha una sua caratteristica, la difficoltà maggiore è quella di imparare a domare un materiale apparentemente morto e ridargli una nuova vita, ma soprattutto quella di riuscire a cogliere le caratteristiche fondamentali e riuscire a trovare l'armonia perfetta tra materie diverse. La seconda parte è il lavoro di costruzione delle singole parti, dove si assembla e rifinisce ogni singola parte dello strumento. La terza parte è quella della verniciatura; un passaggio molto importante, spesso il segreto del liutaio perché dipende dagli strati della vernice applicati o direttamente nella preparazione del legno. La quarta ed ultima parte è il montaggio dello strumento, si prepara lo strumento ad essere incordato per la prima volta: si montano le meccaniche, si prepara il capotasto, si lavora il ponticello e si monta la cordiera ed infine le corde! Ultimi ritocchi o modifiche per migliorare la suonabilità. Il mio lavoro di liutaio gioca un ruolo fondamentale nella vita artistica di un musicista.
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RECENSIONI
ANNA

WORKSHOP APPROFONDITO DI LIUTERIA (14/02/2018)

Ricevuta come regalo da parte di mia moglie Anna, é stata una splendida esperienza.
Marco é riuscito a trasmettere tutto il fascino e anche le difficoltà del suo lavoro. Una persona che sprizza passione, e che merita di essere conosciuta... proprio una bella persona.
Esperienza consigliatissima, non solo da chi ha la passione per la musica ed in particolare per le chitarre...
Tornerò sicuramente a trovare Marco.
Davide
ARIANNA

LIUTERIA A DOVERA (21/11/2016)

Esperienza da dieci e lode. Abbiamo conosciuto Marco domenica ed è stato disponibilissimo con noi. Ricco di spiegazioni e voglioso di farci parte del suo mondo per le ore che avremmo passato nella sua bottega. Vedere il lavoro di un artigiano, avere la possibilità di parlarci e farsi raccontare, chiedere qualsiasi cosa venga in mente è stato davvero molto interessante. Consigliamo la visita alla liuteria di Marco a chiunque abbia un minimo interesse in questo strumento e nella musica ma anche a chiunque voglia vedere come nascono gli oggetti dalle mani di chi li ama. Italian stories è davvero una iniziativa importante che va sostenuta e scoperta e la liuteria di Marco un posto magico da visitare.
G. B. ENRICO

LIUTERIA A DOVERA (11/11/2015)

Visita alla liuteria di Marco, a Dovera, del 3 novembre 2015.
Dovera, provincia di Cremona, una cittadina di tradizioni agricole. Non ti aspetteresti che in un paese di campagna potesse nascere una attività artigianale di alto livello quale la Liuteria di Marco La Manna.
Ebbene, Marco ha preso in affitto un mulino ormai chiuso, destinato inizialmente a macinare il granturco, e ha utilizzato il piano superiore quale laboratorio. Sul lato esterno c’è il canale con una ruota ad acqua ormai ferma. Al piano inferiore i vecchi proprietari in trenta anni hanno raccolto un mucchio di attrezzi per l’agricoltura, e ne hanno fatto un piccolo museo, molto ricco, e referenziato nel sito del Comune.
Sali al piano superiore utilizzando una scala di ferro tipica di un ambiente di produzione, e arrivi alla liuteria. Quello che sorprende è l’ordine, i tanti attrezzi e banchi, l’atmosfera di partecipazione profonda al lavoro, la solitudine, ma anche la concentrazione con cui il lavoro viene svolto. Marco è solo, giovane di 28 anni, con una incredibile passione per la costruzione di chitarre jazz, Manouche, e acustiche: ci tiene subito a dire che in Italia sono solo in quattro a fare quel mestiere. La grande sala con le travi a vista sul tetto è riscaldata da una stufa a pallet. A muro progetti di chitarre, raffinatissimi, dettagliatissimi. Non solo nella parte dei legni ma anche nei meccanismi per regolare le corde. Alle pareti altri tipi di strumenti a corda, mandolini, balalaiche, strumenti della famiglia a corda pizzicata che qualcuno gli invia per riparazioni.
Si rimane stupefatti per il coraggio di questo giovane assolutamente da premiare. Ha studiato al liceo artistico, ha studiato qualche anno al conservatorio, ha seguito i corsi della scuola di liuteria di Milano e un periodo di apprendistato; ma è la sua forza espressiva che colpisce, la passione travolgente per questa manualità che, dice, deve puntare alla perfezione. Finite le scuole non ha pensato a fare noiose università per diventare impiegato da qualche parte, ma ha affrontato con impegno la strada dell’alto artigianato.
Le tavolette di abete o acero o palissandro, acquistate come materia prima, nelle sue mani parlano: ognuna ha un suo colore, delle venature particolari, ognuna ha un suono - e te lo fa sentire - ognuna ha perfino un odore diverso. Non dice quante ore di lavoro ci vogliono per ridurre lo spessore del grezzo, perché certamente non le conta. Parla della perfezione con cui deve essere costruito il manico, ad uno o più componenti a seconda del progetto, e della precisione con cui si deve innestare nella cassa, con un clic, della verniciatura e lucidatura che richiedono molta cura. Parla della quantità di aria che deve uscire dalla “buca” della chitarra affinché la vibrazione della corda venga esaltata con la risonanza della cassa: la forma ovale standard può cambiare in funzione degli effetti richiesti dai clienti.
Tutti clienti specializzati nella musica jazz su chitarre acustiche, di cui Marco improvvisa alcune note per far capire di che si tratta. Certo puoi anche suonare e cantare gli stornelli romani, ma queste chitarre nascono per gli appassionati. Roba da tremila euro in su, prevalentemente per musicisti e appassionati italiani, ma si inizia a prendere ordini in America e in Giappone.
Auguri, Marco.

G.B. Enrico Pons
Presidente Lions Club Sesto San Giovanni Host

LE ESPERIENZE DI MARCO

VISIT

LIUTERIA A DOVERA

Marco, liutaio

25

La visita è divisa in due parti: la prima parte consiste in una visita guidata presso il molino ad acqua, dove è presente anche un museo della civiltà contadina. La seconda parte riguarda invece la bottega di liuteria, nella quale l'attività principale è rappresentata dalla costruzione e manutenzione di chitarre Manouche ed acustiche, oltre a tutti gli strumenti della famiglia a corda pizzicata. Vi spiegherò le fasi che seguo per costruire le mie chitarre, e la particolare attenzione che dedico all' aspetto filologico legato alla ricerca e al restauro.

DOVERA, Cr

WORKSHOP

WORKSHOP APPROFONDITO DI LIUTERIA

Marco, liutaio

96

Introduzione della liuteria tra artigianato ed arte, presentazione dei materiali di partenza per la costruzione di una chitarra e degli attrezzi più specifici, fasi di lavorazione con piccoli esempi pratici e discussione sulla base di domande che scaturiranno durante il workshop. Esperienza di approfondimento sugli strumenti utilizzati con la possibilità di provarne qualcuno, confronto sulla scelta dei materiali.

DOVERA, Cr

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