LE RECENSIONI DI G. B. ENRICO

G. B. ENRICO

MARCO, LIUTAIO

LIUTERIA A DOVERA (11 nov 15)

Visita alla liuteria di Marco, a Dovera, del 3 novembre 2015.
Dovera, provincia di Cremona, una cittadina di tradizioni agricole. Non ti aspetteresti che in un paese di campagna potesse nascere una attività artigianale di alto livello quale la Liuteria di Marco La Manna.
Ebbene, Marco ha preso in affitto un mulino ormai chiuso, destinato inizialmente a macinare il granturco, e ha utilizzato il piano superiore quale laboratorio. Sul lato esterno c’è il canale con una ruota ad acqua ormai ferma. Al piano inferiore i vecchi proprietari in trenta anni hanno raccolto un mucchio di attrezzi per l’agricoltura, e ne hanno fatto un piccolo museo, molto ricco, e referenziato nel sito del Comune.
Sali al piano superiore utilizzando una scala di ferro tipica di un ambiente di produzione, e arrivi alla liuteria. Quello che sorprende è l’ordine, i tanti attrezzi e banchi, l’atmosfera di partecipazione profonda al lavoro, la solitudine, ma anche la concentrazione con cui il lavoro viene svolto. Marco è solo, giovane di 28 anni, con una incredibile passione per la costruzione di chitarre jazz, Manouche, e acustiche: ci tiene subito a dire che in Italia sono solo in quattro a fare quel mestiere. La grande sala con le travi a vista sul tetto è riscaldata da una stufa a pallet. A muro progetti di chitarre, raffinatissimi, dettagliatissimi. Non solo nella parte dei legni ma anche nei meccanismi per regolare le corde. Alle pareti altri tipi di strumenti a corda, mandolini, balalaiche, strumenti della famiglia a corda pizzicata che qualcuno gli invia per riparazioni.
Si rimane stupefatti per il coraggio di questo giovane assolutamente da premiare. Ha studiato al liceo artistico, ha studiato qualche anno al conservatorio, ha seguito i corsi della scuola di liuteria di Milano e un periodo di apprendistato; ma è la sua forza espressiva che colpisce, la passione travolgente per questa manualità che, dice, deve puntare alla perfezione. Finite le scuole non ha pensato a fare noiose università per diventare impiegato da qualche parte, ma ha affrontato con impegno la strada dell’alto artigianato.
Le tavolette di abete o acero o palissandro, acquistate come materia prima, nelle sue mani parlano: ognuna ha un suo colore, delle venature particolari, ognuna ha un suono - e te lo fa sentire - ognuna ha perfino un odore diverso. Non dice quante ore di lavoro ci vogliono per ridurre lo spessore del grezzo, perché certamente non le conta. Parla della perfezione con cui deve essere costruito il manico, ad uno o più componenti a seconda del progetto, e della precisione con cui si deve innestare nella cassa, con un clic, della verniciatura e lucidatura che richiedono molta cura. Parla della quantità di aria che deve uscire dalla “buca” della chitarra affinché la vibrazione della corda venga esaltata con la risonanza della cassa: la forma ovale standard può cambiare in funzione degli effetti richiesti dai clienti.
Tutti clienti specializzati nella musica jazz su chitarre acustiche, di cui Marco improvvisa alcune note per far capire di che si tratta. Certo puoi anche suonare e cantare gli stornelli romani, ma queste chitarre nascono per gli appassionati. Roba da tremila euro in su, prevalentemente per musicisti e appassionati italiani, ma si inizia a prendere ordini in America e in Giappone.
Auguri, Marco.

G.B. Enrico Pons
Presidente Lions Club Sesto San Giovanni Host

ODR

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