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Sono Francesco Scherma scultore e artigiano dei pupi.
Il mio laboratorio è un luogo poliedrico, e rispecchia la ampia tradizione artigianale palermitana, spaziando dalla produzione di oreficeria, passando per i pupi fino alla ceramica.
Mi trovo all’interno di un palazzo storico che vivo come spazio di incontro, di divulgazione e di confronto con gli altri artigiani. Palazzo Pantelleria si trova in pieno centro tra via dei Materassai e via dell’Argenteria vecchia, alle spalle di Piazza San Domenico, nel quartiere della Loggia.
La mia formazione è artistica, ho studiato presso l’Accademia delle Belle Arti della mia città e mi sono laureato in scultura.
Ciò che sono lo devo però ai racconti di mio nonno, che era un costruttore di carretti siciliani. Attraverso i suoi racconti mi ha trasmesso la passione per l’artigianato e per Palermo stessa.
Ad oggi sono pochi gli artigiani che si dedicano ancora all’Opera dei Pupi.
I miei punti di riferimento in questo ambito sono la famiglia Argento e la famiglia Bumbello, con cui collaboro.
Da loro ho imparato quello che so, e oggi sono in grado di realizzare quasi tutti i passaggi necessari alla creazione di un teatro completo come quello che vedete alle mie spalle.
E’ una storia bellissima, che amo far conoscere, e vorrei portarvi alla scoperta dei suoi segreti.
La lavorazione di un pupo è molto complessa, e prevede una buona preparazione tecnica nella lavorazione di diversi materiali: dal legno, alla pittura, alla scenografia, all’arte dei metalli.
Un pupo, nel momento in cui viene creato, è umano. Lo stesso puparo lo adotta un po’ come Geppetto fa con Pinocchio, cioè lo tratta come un figlio vero e proprio.
LA STORIA |
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Sono Francesco Scherma scultore e artigiano dei pupi. Il mio laboratorio è un luogo poliedrico, e rispecchia la ampia tradizione artigianale palermitana, spaziando dalla produzione di oreficeria, passando per i pupi fino alla ceramica. Mi trovo all’interno di un palazzo storico che vivo come spazio di incontro, di divulgazione e di confronto con gli altri artigiani. Palazzo Pantelleria si trova in pieno centro tra via dei Materassai e via dell’Argenteria vecchia, alle spalle di Piazza San Domenico, nel quartiere della Loggia. La mia formazione è artistica, ho studiato presso l’Accademia delle Belle Arti della mia città e mi sono laureato in scultura. Ciò che sono lo devo però ai racconti di mio nonno, che era un costruttore di carretti siciliani. Attraverso i suoi racconti mi ha trasmesso la passione per l’artigianato e per Palermo stessa. Ad oggi sono pochi gli artigiani che si dedicano ancora all’Opera dei Pupi. I miei punti di riferimento in questo ambito sono la famiglia Argento e la famiglia Bumbello, con cui collaboro. Da loro ho imparato quello che so, e oggi sono in grado di realizzare quasi tutti i passaggi necessari alla creazione di un teatro completo come quello che vedete alle mie spalle. E’ una storia bellissima, che amo far conoscere, e vorrei portarvi alla scoperta dei suoi segreti. La lavorazione di un pupo è molto complessa, e prevede una buona preparazione tecnica nella lavorazione di diversi materiali: dal legno, alla pittura, alla scenografia, all’arte dei metalli. Un pupo, nel momento in cui viene creato, è umano. Lo stesso puparo lo adotta un po’ come Geppetto fa con Pinocchio, cioè lo tratta come un figlio vero e proprio. | |
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