MARILISA'S REVIEWS

MARILISA

LUIGI, WOODCARVER-DESIGNER

WOOD RESTORATION AND ASSEMBLY (24 Sep 19)

Ho conosciuto il prof. Luigi Di Guglielmo grazie allo Sponz Fest che, come dice Vinicio Capossela, ideatore e direttore artistico, non è esattamente un festival, è un “tentativo di avvicinare il mondo a quello che vorremmo fosse, in una terra dai grandi cieli mobili, che rinnova a ogni alba la Creazione”, e mi sento di affermare che la sua bottega si inserisce perfettamente in questa idea di desiderio di un mondo che si ri-crea ad ogni alba, dalle macerie di ciò che è stato. Avendo scelto di trascorrere a Calitri qualche giorno fuori dal Festival, ho preso contatto con il Professore per visitare la mostra d'arte allestita presso l'Ex Istituto d'Arte della città, dove insegnava prima del pensionamento e lui, alla fine della visita, mi ha invitato presso il suo laboratorio, facendomi partecipe dell'entusiasmo che caratterizza la sua nuova attività. Entrando in casa, prima, e poi scendendo nel laboratorio, ho avuto il piacere di immergermi in un mondo ricchissimo di amore smisurato per il territorio, di arte, tecnica, fantasia e colori che mi ha regalato numerosi spunti utilissimi per il mio lavoro (sono, di formazione, architetto e insegno Tecnologia in un Istituto Comprensivo). Perciò, avendo visto alla parete la locandina che pubblicizzava le attività di Italian Stories, ho deciso di tornare a Calitri per trascorrere, con lui, una giornata di lavoro. Luigi lavora utilizzando anche materiali recuperati in seguito al terremoto dell’Irpinia e, da subito, mi è piaciuta la sua idea di dare ad ogni manufatto e ad ogni singolo elemento una vita nuova e diversa, mantenendone, però, l’identità originaria. Sono infatti, spesso, perfettamente riconoscibili le ante di una vecchia finestra, il fondo di una botte, il coperchio di una cassapanca che, nelle sue opere, si arricchiscono di dettagli o colori, trasformandosi in pregevoli oggetti d’arte. Insieme abbiamo scelto il soggetto da realizzare e ogni singolo pezzo di legno, anche quello più deteriorato, è entrato a far parte dell'opera che abbiamo realizzato: un pannello realizzato su un’anta di una finestra, su cui ancora resisteva una piccola chiusura a saliscendi, sulla quale, con un mosaico fatto di piccoli tasselli di legni diversi, opportunamente sagomati, abbiamo ricostruito uno scorcio di Calitri, ispirato a una vecchia fotografia che Luigi conserva in bottega. Non ho esperienza di falegnameria, se non dal punto di vista teorico, perciò il lavoro è stato svolto sotto la guida attenta di "Mastro Geppetto", come amichevolmente ho ribattezzato il Professore che, tra la scelta del legno e un taglio, mi ha raccontato la storia di Calitri e delle vicende legate alla ricostruzione post terremoto, all’abbandono del centro storico, al trasferimento del vecchio paese nella zona nuova, e alla lenta rinascita che si sta tentando in questi anni, grazie a eventi di diverso tipo, utili a far conoscere il territorio e le sue specialità artistiche, agronomiche e culturali in genere. A tavola poi, insieme a Rosaria ed Emanuela, ho potuto gustare alcuni piatti tipici e ho particolarmente apprezzato le cannazze e la brasciola con i piselli, che costituivano, un tempo, il pranzo di nozze: lo Sponz Fest è nato proprio con l’idea di celebrare lo sposalizio, e, anche ora che si è arrivati alla settima edizione, le cannazze sono il piatto principe, tra quelli che si gustano nelle piazze di Calitri durante una settimana ricca di meraviglie. A completare l’esperienza, tra tavola e bottega, mancava solo la Banda della Posta ma Luigi mi ha promesso che la prossima volta me la farà trovare sulla porta di casa, con Cicc’Bennett, pronto a cantare per noi! Se poi ci fosse pure Vinicio, potrei anche decidere di trasferirmi definitivamente in Alta Irpinia!!!

ODR

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